MADAMA BUTTERFLY APRE LA UNDICESIMA EDIZIONE

DEL SUMMER OPERA FESTIVAL ED E’ SUBITO SOLD OUT

Martedì 2 luglio (ore 21.30) si terrà il secondo spettacolo in cartellone al “Summer Reggia Opera Festival”, manifestazione giunta alla undicesima edizione e che si è affermata nei primi posti dei festival lirici estivi nazionali. L’apertura del 26 giugno è stata dedicata a Giacomo Puccini con una delle sue opere più rappresentative – “Madama Butterfly” – nell’anno del centenario dalla morte del compositore lucchese.

Nel ruolo della protagonista un soprano dalla brillante carriera che ha fatto di questo ruolo la sua icona, Cristina Ferri con l’intensità della sua interpretazione ha trascinato il pubblico il quel mondo orientale al quale tanto si è ispirato Puccini nel comporre la sua opera, eccelse doti vocali per una partitura di difficile esecuzione. Il numeroso pubblico le ha tributato ovazioni e applausi come del resto a tutto il cast che in questa produzione era di ottimo livello: il tenore Alessandro Fantoni, nel ruolo di Pinkerton, che ha interpretato più volte sulla scena internazionale, ha raffigurato in modo convincente l’uomo che seduce, abbandona e poi si pente, con sicura e generosa emissione vocale; il baritono Stavros Mantis, nel ruolo di Sharpless, ha straordinarie doti vocali con perfetta dizione, il mezzosoprano Leonora Sofia (Suzuki) è stata tecnicamente perfetta e aderente al suo personaggio; il tenore Claudio Sassetti (Goro) è un veterano in questo ruolo che, oltre alle doti vocali, richiede doti attoriali da caratterista; perfettamente disegnati vocalmente e scenicamente i ruoli dello zio Bonzo di Paolo Breda Bulgherini e del Principe Yamadori interpretato dal baritono originario delle Filippine Joseleo Logdat.

Il coro San Rocco diretto da Marialuce Monari e i comprimari Daniele Bugliesi (Commissario Imperiale), Francesco Guarnieri (Ufficiale del registro) e Stela Dicusara (Kate Pinkerton) sono stati altrettanto bravi.

Garanzia di successo la direzione d’orchestra del M° Lorenzo Bizzarri e dell’orchestra “I Musici di Parma”, la regia di Eddy Lovaglio ha rispettato la tradizione del popolo nipponico creando affascinanti atmosfere con giochi di luce che nello splendido scenario del palazzo ducale hanno incantato gli spettatori.  

Gli spettacoli nei giardini della Reggia di Colorno proseguono fino al 20 luglio con altre serate dedicate a Giacomo Puccini: il 9 luglio si rappresenterà, infatti, la prima opera scritta dal compositore lucchese, “Le villi”, un’opera-ballo deliziosa che merita di essere maggiormente rappresentata nei teatri di tutto il mondo; il 16 luglio un concerto con quattro Big della lirica internazionale ed il 20 luglio la “Messa di Gloria” di Puccini. Mentre il prossimo appuntamento del 2 luglio, “Il classico incontra il Jazz” sarà un concerto dedicato ad un altro target di pubblico con quattro musicisti di fama internazionale – Claudio Piastra, chitarra solista, Luca Garlaschelli, contrabbasso, Massimo Melillo alla batteria e Simone Pagani al pianoforte – e con un programma da non perdere.   

(Foto di Mario Montali e Gianmatteo Palese)

DON BARTOLO BATTE FIGARO

Il Barbiere di Siviglia firmato Pier Luigi Pizzi si riconferma un successo grazie anche ad un cast artistico di altissimo livello

di Eddy Lovaglio

Un cast davvero straordinario per “Il Barbiere di Siviglia” di Gioachino Rossini andato in scena sabato 20 gennaio al Teatro Regio di Parma, ultima delle quattro recite e prima opera della stagione lirica 2024 sotto la guida di Luciano Messi, neo sovrintendente della Fondazione Teatro Regio di Parma.

L’opera Rossiniana, con la regia sobria e raffinata di Pier Luigi Pizzi, aveva debuttato nel 2018 al ROF di Pesaro, ripresa nel 2020 ed ora a Parma con un cast di cantanti differenti dalle rappresentazioni marchigiane.  Il Conte d’Almaviva è stato interpretato dal giovane Maxim Mironov, classe 1981, nazionalità russa, tenore di grazia e dall’aspetto principesco che rispecchia l’immaginario collettivo (biondo e occhi azzurri), ha doti belcantistiche notevoli che proprio nel repertorio rossiniano può esprimere al meglio. Meno incisivo vocalmente nella prima aria “Ecco, ridente in cielo”, che presenta il personaggio, ma con ottima tecnica riesce ad avere un crescendo mano a mano che l’opera prosegue.

Ottima la performance del mezzosoprano di nazionalità russa, Maria Kataeva, che ha interpretato una Rosina disinvolta nella movenza scenica ma soprattutto una buona malia timbrica anche nel passaggio di impervie agilità vocali, nel virtuosismo e nell’esuberanza del ritmo, tipiche del canto di Rossini.  

Il barbiere tanto amato e richiesto da tutti quanti (oggi si potrebbe definire un “Influencer” dalle migliaia di followers) è stato interpretato dal polacco Andrzej Filònczyk, baritono di talento che ha riscosso il meritato successo seppure nella prima aria che lo presenta (Largo al Factotum) viene penalizzato dagli eccessivi movimenti scenici di un bagno nella vasca/fontana in quella che dovrebbe essere la piazza di Siviglia. Nel corso dello svolgimento dell’opera non emerge quanto il Don Bartolo di Marco Filippo Romano, palermitano, che prende la scena in modo esilarante e vocalmente eccezionale.

La trilogia teatrale composta nel 1778 dal drammaturgo francese Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais pone, infatti, al centro il personaggio di Figaro del quale sia Mozart (con Le nozze di Figaro) e sia Rossini con Il Barbiere di Siviglia ne hanno fatto un protagonista di assoluto rilievo che deve dominare la scena durante tutta l’opera poiché è grazie alle “trovate geniali” della sua mente che l’opera risulta avere il classico lieto fine. Ciononostante, il baritono Andrzej Filònczyk, oltre alle doti attoriali, ha mostrato talento vocale ed interpretativo perciò ha meritato il successo che il pubblico gli ha tributato.

Di fianco all’insuperabile Marco Filippo Romano, dalla mediterranea foga interpretativa e verve attoriale, un ottimo Roberto Tagliavini nel ruolo di Don Basilio.

Hanno completato il cast il soprano Lica Piermatteo (Berta), William Corrò (Fiorello/Ufficiale), Armando De Ceccon (Ambrogio). Il coro tutto al maschile diretto dal Maestro Martino Faggiani ha ricevuto numerosi applausi così come l’Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini diretta dal giovanissimo Diego Ceretta.  

(Foto di Roberto Ricci)

LA CHIAVE PER TRASMETTERE E COMUNICARE

Recensione del libro di Eddy Lovaglio “Non si canta con le corde vocali”

A cura del M° Roberto Barrali

Interessante ed approfondita analisi di varie tecniche vocali e delle principali scuole di canto lirico. Eddy Lovaglio offre al lettore un’attenta ed ampia disamina dei molteplici aspetti fonico-espressivi e dei vari “meccanismi” tecnici utilizzati dai più importanti Maestri di canto lirico e da alcuni illustri protagonisti dei più grandi palcoscenici internazionali. E’ da sottolineare il tentativo, molto riuscito, di far comprendere e di illustrare chiaramente, con molta competenza e con dovizia di particolari, il metodo di insegnamento di Arturo Melocchi, offrendone una lettura critica e cercando di mettere finalmente in luce i principi nel modo più approfondito possibile. Molto appassionato ed avvincente è, inoltre, il modo in cui vengono illustrate ed esaminate, in maniera molto obiettiva, le differenti caratteristiche canore delle più grandi voci di spicco del Novecento, tra cui Alfredo Kraus, Mario Del Monaco, Mirella Freni, Luciano Pavarotti: il confronto e la contrapposizione del modo di cantare di questi veri e propri “mostri sacri” del canto lirico sono di enorme utilità anche ad allievi delle classi di Canto dei Conservatori italiani e rappresentano un fulgido esempio per giovani (e meno giovani) cantanti e per studenti di varie nazionalità, compresi tanti italiani, che hanno assolutamente bisogno di avere dei punti saldi di riferimento nel loro percorso di studi e di perfezionamento, e affinamento, della carriera artistica.

Illuminante e molto efficace è anche la notevolissima intervista al professor Diego Cossu, luminare degno di nota, nella quale vengono affrontati molteplici aspetti foniatrici applicati allo studio della tecnica vocale che andrebbero approfonditi e raccomandati maggiormente nei nostri Conservatori.

Molto affascinante è anche il racconto storico-sociale dedicato alle vicende della famiglia Ribichesu e ai ricordi legati al prestigioso “Luculliano d’oro” di Torino, che ha visto, come protagonisti, quasi tutti i più famosi ed acclamati Artisti della storia della Lirica, regalando agli appassionati ed ai melomani dei bei ritratti, più umani ed intimi, della vita e della carriera di queste affermate celebrità del Teatro d’Opera.

Vivamente consigliato l’acquisto di questo validissimo volumetto/compendio che è assolutamente adatto come ausilio ai cantanti lirici (e non), giovani allievi, maestri di canto e di repertorio, ma anche a semplici appassionati ed “amateurs”; infatti la bravissima autrice di questo libro, dalla lettura agile e scorrevole, già dal caratteristico e provocatorio titolo, ci suggerisce che il fine supremo di un vero e completo Artista deve essere proprio quello di riuscire a trovare la chiave giusta per trasmettere e comunicare al suo pubblico pure emozioni date dall’approfondimento del personaggio e del ruolo che deve interpretare, attraverso la perfetta padronanza della propria tecnica vocale e grazie alla mimica, alla gestualità, all’espressione e alla profonda comprensione del significato di ogni singola parola del testo letterario (e del cosiddetto sottotesto dei versi del libretto).

Voto: 10/10

LINK dove puoi trovare ed acquistare il libro online in versione cartacea o ebook:

https://www.youcanprint.it/index.php?option=com_chronocontact&chronoformname=risultati_ricerca_generale&Itemid=95

https://www.ibs.it/non-si-canta-con-corde-ebook-eddy-lovaglio/e/9788831677646

https://www.ibs.it/non-si-canta-con-corde-ebook-eddy-lovaglio/e/9788831677646

https://www.lafeltrinelli.it/libri/eddy-lovaglio/non-si-canta-corde-vocali/9788831691017?awaid=9507&gclid=CjwKCAiAnIT9BRAmEiwANaoE1SLVLtSMw9l6gTslJL13H8VgmP6_2SFe97Jw9UPGYyye0g3J0Ue9rBoC92QQAvD_BwE&awc=9507_1604419242_8e4c06bb48159ec41e6238985512f531